Settembre (una poesia)
Che bello settembre,
qui sulla scalinata della spiaggia,
ad asciugare il sudore con il vento africano,
ammaliante e terapeutico.
Che bello settembre,
e le sue sfumature d’amore,
leggiadre e poetiche,
rimembranti un’infanzia mai domata.
La sabbia torna araba,
l’acqua acceca di tonicità,
l’orizzonte emana pace,
i gigli selvatici accarezzano il tramonto.
Che bello settembre,
e quel suo profumo di purezza,
indifferente al caos,
fuori dal mirino degli avventori.
In questo mese soave,
rinasce lo spirito di Sicilia,
che intenerisce i duri
e dà sorriso ai bruti.
Che gioia viver settembre,
nella patria dell’anima,
con il globo lontano,
che ormai semplicemente fu.
Tutta la felicità è qui,
ha sempre atteso,
senz’ansia né frenesia,
solennemente ricambio e imparo.
Tornano i gabbiani,
il sole scalda ma non cuoce,
la tecnica è annientata,
solo chi ha fede sopravvive.